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Il sentiero dei nidi di ragno

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ID Number: SC06-0025 Author: Italo Calvina Title: Il sentiero dei nidi di ragno Publishing Year: 1993 Publishing House: Mondadori Genre: Racconto Storico Format: 12 x 17 x 1 cm ...Read more



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ID Number: SC06-0025
Author: Italo Calvina
Title: Il sentiero dei nidi di ragno
Publishing Year: 1993
Publishing House: Mondadori
Genre: Racconto Storico
Format: 12 x 17 x 1 cm

Corre l’anno 1943. Nella Riviera del Ponente, tra le colline sanremesi, vive Pin, bambino orfano di madre e abbandonato dal padre. Privo di punti di riferimenti, il bambino vive con la sorella, la Nera di Carrugio Lungo, una prostituta che usualmente s’intrattiene con i militari tedeschi. Pin è un ragazzino vivace e ribelle, cresciuto precocemente e che ama stare con i grandi, nella continua ricerca di un po’ di attenzione, e di qualche amico.
A causa di una scommessa lanciata dagli uomini dell’osteria, viene rinchiuso in prigione per aver rubato la pistola a un soldato tedesco, “cliente” della sorella. Prima della prigionia riesce però a nascondere la P38 in campagna, in un luogo segreto che solo lui conosce: il luogo dove i ragni fanno il nido. Riesce a evadere dalla prigione grazie all’aiuto di Lupo Rosso, un partigiano comunista, che ben presto lo abbandona. Nelle montagne Pin incontra un nuovo personaggio, il Cugino, un partigiano burbero e solitario, dalle poche parole, che lo conduce sulle montagne presso una banda di partigiani militanti di cui fa parte: un gruppo di uomini “disperati”, per lo più caratterizzati da evidenti difetti fisici e dalla dubbia eroicità. Sono uomini che si sono trovati per caso dalla parte “giusta” di una battaglia portata avanti con pochi mezzi e molte meno forze. Una visione della prodezza partigiana qui completamente rovesciata da Calvino che la rende propriamente “umanizzata” .
Grazie a quest’opera Calvino ha lasciato al mondo una storia, quella della guerra di liberazione, avulsa dalla comune immagine mitica ed epica del partigiano. Ci ha lasciato una storia fatta di volti e fatiche, corpi imperfetti e goffi, limitatezza umana e paura. Una storia fanciullesca, un’avventura fantasiosa, così come Pin la vede dal basso, e ce la mostra. Una storia forte ed emozionante, colorita da un linguaggio dialettale e ricca di quelle “magiche” descrizioni calviniane che ci fanno sussultare nella macchia ligure densa di odori e di colori.